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Sahra Wagenknecht, la campagna elettorale (forse) non è finita | Trancemedia.eu

DOMANDE SU BSW: DALLA CURA SEVERA PER LA SINISTRA "LIFESTYLE"
- CRESCE UNA MODERNA FORZA POLITICA EUROPEA, INDIPENDENTE
DAL GIOGO EGEMONICO ANGLOSASSONE E DAL DIRIGISMO NEOLIBERALE?
- CONTIENE UN SEGNALE UTILE, INTERNAZIONALE, PER CHI VIVE DI LAVORO?

Sahra Wagenknecht, la campagna elettorale (forse) non è finita

Servizio ad aggiornamento frequente
su pensiero e azione della parlamentare tedesca
che fa più discutere: Conservatrice di Sinistra?
Ostalgica? Rossobruna? Al di là degli insulti,
incute rispetto a tutti, e la mancata entrata al Bundestag
(per un pugno di voti) fa del BSW con un solo anno di vita,
un caso a parte, un testimone del tempo ibrido 2025.
Del resto, nel BUNDESTAG eletto il 23 febbraio '25
una maggioranza stabile sembra surreale,
e il BSW si sente di nuovo ...in campagna elettorale.

Sahra Wagenknecht, in traduzioni e condensati verbatim a cura di Trancemedia.eu - con rimandi alle fonti originali

Aggiornamento 24 febbraio 2025 – giorno dopo l’elezione del Bundestag (che durerà?)

ORA PIÙ CHE MAI! Tre motivi per cui il BSW è necessario

Video pubblicato sul canale youtube Sahra Wagenknecht; durata un quarto d’ora, lingua tedesca. Sotto: traduzione lievemente condensata del commento post-elettorale di Sahra Wagenknecht. Il video termina con l’intervento della co-presidente BSW, Amira Mohamed Ali, che ringrazia gli attivisti e propone linee organizzative (non tradotto).

DICHIARAZIONE STAMPA DI SAHRA WAGENKNECHT (traduzione condensata a cura di Trancemedia.eu)

4,972 per cento: Continueremo!

Dopo i successi elettorali senza precedenti nel primo anno della nostra breve storia di partito, il BSW con un risultato di 4,97% ha mancato di poco [il 5% necessario per] l’ingresso nel Bundestag. Alla fine ci sono mancati 13.400 voti secondo le stime preliminari. Il risultato è che 2.469.000 persone ci hanno votato, ovvero più che alle elezioni europee – e vorremmo ringraziare tutti per la fiducia.

Vediamo la nostra come una missione che BSW continuerà a sviluppare e, al più tardi, ci porterà al Bundestag nel 2029. Fondare con successo un nuovo partito è, in pochi paesi europei, così difficile come in Germania. Anche se la maggior parte delle persone sostiene i vecchi partiti, non più attendibili, come dimostrano i sondaggi, e sebbene la maggiornaza non si fidi di loro per risolvere i problemi, vorrei sottolineare che nelle elezioni di ieri CDU, CSU, SPD, VERDI e FDP insieme non sono nemmeno riusciti a raccogliere il 50%.

In Germania difficilmente i partiti nuovi hanno successo e mai prima d’ora un partito nuovo è riuscito ad entrare al Bundestag al primo tentativo. Nel primo anno della sua storia di partito, il BSW si è impegnato nelle elezioni europee e in tre elezioni di Lander [Regioni con forma statuale federata – ndr] e ha ottenuto un successo crescente. La storia tedesca è anche la nostra: il risultato del Bundestag è il migliore di sempre per un nuovo partito alla prima campagna federale, in Germania c’è un gap di rappresentatività che è stato confermato dai nostri risultati: nelle precedenti elezioni quest’anno noi siamo stati l’unico partito votato da un numero rilevante di elettori che prima non votavano o avevano considerato di votare per l’AfD. Anche nell’elezione al Bundestag la più larga migrazione di elettori verso di noi viene dall’astensione e dall’AfD. Noi abbiamo elettori con basso reddito e senza laurea, che prima votavano per la destra ma ora non si sentono più rappresentati; gente che vuole meno diseguaglianza sociale e meno immigrazione perché sono i soli a pagare il prezzo delle conseguenze. Una parte consistente dei nostri elettori viene da famiglie immigrate e ci hanno votati per queste ragioni; ora essi hanno timore del riarmo insensato e vogliono con urgenza una politica capace di ridurre i rischi di guerra per il nostro paese, invece di aumentarli.

Anche se noi abbiamo ora raggiunto il miglior risultato nella nostra storia di partito in termini assoluti, c’è ovviamente una diminuzione percentuale rispetto alle elezioni europee, dovuta al formarsi di coalizioni a livello di Land come risultato dei nostri successi elettorali in tre Lander, dove abbiamo affrontato il dilemma di entrare in negoziati di coalizione che avrebbero deluso molti elettori, e anche di entrare in coalizioni senza scopo di miglioramenti concreti nelle vite della gente al costo di appoggiare per anni decisioni sbagliate di politica federale, per esempio migliaia di insegnanti e dottori mancanti in Germania.

Non si può entrare in uno Stato federale in una notte e certamente non con budget locali che consistono al 90% in spesa obbligatoria e nei quali anche un pasto gratuito per scolaretti non riesce a passare a causa della scarsità di finanza.

Un giovane partito che è eletto con grandi speranze perde rapidamente, se le alte aspettative non sono soddisfatte. Il fatto che AfD sia stata risparmiata sinora da queste perdite, anche nel momento in cui la destra estremista gioca un ruolo molto più piccolo di oggi, ha contribuito al suo successo. Il cosiddetto firewall ha reso AfD più forte e non più debole.

Dopo che noi siamo entrati in coalizione, abbiamo perso elettori che – per causa di orrenda delusione con la politica prevalente – in queste elezioni hanno votato AfD, credendo nel nostro declino previsto dai sondaggi a partire dal tardo autunno, che si sarebbe accompagnato con un nuovo aumento dell’AfD, riportando l’AfD ai valori dell’anno scorso, prima della nostra fondazione, e che adesso ha raggiunto.

Alcuni dei nostri sostenitori – che sono moltiplicatori importanti – hanno anche certamente indicato la strada che abbiamo dovuto scegliere per costruire il nostro partito. La legge tedesca sui partiti rende molto difficili i primi anni per i partiti più giovani. Per sopravvivere, la maggior parte cade nel caos e si divide oppure, come l’AfD, cambia fondamentalmente la propria direzione. I giovani partiti, in generale, attraggono non solo onesti sostenitori ma anche caratteri difficili in cerca di attenzione e chi è soltanto a caccia di incarichi, o peggio chi ha negative intenzioni fin dall’inizio. A causa degli ostacoli molto alti posti dalla legge federale tedesca sui partiti, p. es. contro l’espulsione da un partito, risulta particolarmente facile che un piccolo partito con relativamente pochi militanti si trovi nel caos nelle sedi regionali, impedito a formare liste regolari, oppure obbligato a portare candidati negli esecutivi regionali o in posizioni di lista che danneggiano la reputazione del partito a livello nazionale.

Il BSW ha dovuto subire questa esperienza ad Amburgo, dove due membri che lavoravano professionalmente per il partito, con immensa energia, ci hanno impedito di arrivare all’elezione con una lista approvata a livello regionale; non solo, per settimane hanno fornito alla stampa nazionale rapporti negativi, di caos nel BSW. Nei fatti noi avevamo una lista regionale riconosciuta, ma in quanto a diminuire la nostra immagine pubblica, essi hanno registrato un certo successo – il nostro processo di selezione è stato in scacco con almento 2 dei nostri 1.200 membri. Questo ha evitato che condizioni simili si ripetessero in altre sedi regionali; il nostro giovane partito probabilmente non sarebbe sopravvissuto se le nostre associazioni regionali si fossero trovate in una situazione come Amburgo.

L’aspetto negativo della lentezza nell’accettare nuovi membri purtroppo è stato che migliaia di onesti sostenitori che avrebbero voluto diventare membri del nostro partito non sono ancora stati accettati e l’entusiasmo per il nuovo progetto si è affievolito per parecchi, data la nostra limitatezza di risorse umane e il fatto che sono state costantemente sovraccariche con cinque campagne elettorali, non siamo riusciti a stabilire una comunicazione apprezzabile nemmeno con tutti quelli che volevano impegnarsi nel partito. Certamente agiremo in maniera diversa nel futuro: che i sostenitori si sentano respinti e trattati male ci dispiace profondamente.

Una delle ragioni per il fallimento nell’elezione federale è certo che questa elezione, per quanto politicamente benvenuta, è arrivata troppo presto per noi come partito: quando il sistema del governo “semaforo” è collassato, avevamo solo 13 sedi regionali, dovemmo dunque coprire le 3 rimanenti regioni e preparare liste regionali necessarie per la campagna elettorale federale. Con piccolo staff e pochi soldi, senza tempo per una vera strategia elettorale, senza strutture nell’area, senza ufficio elettorale e senza un gruppo di lavoro per far campagna sui media. E’ stato anche più svantaggioso per noi che i terribili crimini a Magdeburgo, ad Archaffenburg e a Monaco hanno fatto del tema migrazione il tema numero uno della campagna elettorale. Noi abbiamo una chiara posizione su questo argomento, senza la quale i nostri successi elettorali precedenti non sarebbero stati possibili. Tuttavia, limitare la migrazione certo non è l’unico punto forte del BSW e nemmeno quello che noi abbiamo selezionato in primo luogo; nel dibattito altamente polarizzato sull’avanzata della CDU noi potevamo soltanto perdere.

Ma lasciatemi dire qualcos’altro: il nostro declino nei sondaggi a partire dall’autunno è inspiegabile senza il ruolo dei media. La BSW era trattata correttamente nei primi 6 mesi dopo la sua fondazione. Nell’estate il modo di rapportare è cambiato e dopo le elezioni regionali una campagna mediatica negativa contro il nostro partito è cominciata con una intensità che non avevo mai conosciuto nella mia biografia politica.

Mentre ogni report, anche il più banale, ci metteva in cattiva luce e scatenava estesi report a livello federale nei quali all’improvviso noi eravamo quasi del tutto bloccati nell’esprimere i nostri contenuti e posizioni, che non trovavano più spazio. Questo riguardava particolarmente le nostre posizioni su questioni sociali.

La questione della guerra e della pace ha alimentato l’immagine distorta che era già stata attribuita al BSW quando lo si presentava come anti-abortista. Le nostre prospettive di successo venivano sistematicamente negate e questa campagna non sarebbe stata possibile senza il sostegno di alcuni istituti di sondaggio. Nello scorso autunno, quando i sondaggisti ci davano ancora sopra il 7%, Forsa [istituto di ricerca di mercato e di opinione] all’improvviso ci ha posizionati al 4% combinato con una ondata di articoli in quasi tutti i maggiori media, che il BSW stava perdendo sempre più sostegno e probabilmente non ce l’avrebbe fatta al Bundestag. In gennaio, quando eravamo a una media del 6% nei sondaggi, Forsa e la ZDF ci hanno valutato al 3%, di nuovo combinati con uno stuolo di articoli sul supposto declino del BSW e il suo fallimento a raggiungere il 5%. Forsa a quel punto ci fece scendere di nuovo al 3%, meno di 48 ore prima delle elezioni, combinato con una larga copertura, non da previsione elettorale ma come azione mirata per manipolare il comportamento di voto.

Quel sondaggio era del 66% lontano dai risultati elettorali di domenica. Un margine di errore intollerabile per un istituto di sondaggi che lavori seriamente. E’ ben probabile che, come risultato di questo sondaggio al 3%, ancora una volta più di 13.400 persone [i voti mancanti per superare la quota di sbarramento] abbiano deciso di non votarci perché naturalmente la gente calcola se il voto è perduto secondo un sondaggio al 3% così vicino alle elezioni, con il più ampio coverage possibile, una cosa sfrontata – in questo caso anche rilevante sul piano criminale: c’erano numeri falsi per presunti primi nelle previsioni ARD che sono state postate su X al mattino del giorno delle elezioni. Devo dire che non ho visto mai niente del genere in una elezione, erano previsioni dove noi ci trovavamo sorprendentemente al 3% pubblicate nel giorno dell’elezione. Chiunque abbia visto questa previsione e l’abbia presa sul serio poteva soltanto non votare per noi perché un partito stimato al 3% al mattino non ha possibilità di entrare nel Bundestag.

Il fatto che i nostri avversari si siano tanto sforzati di combatterci e spingerci fuori dal Bundestag per noi è un onore, che per ora essi abbiano avuto successo è un passo indietro, ma non metterà fine al BSW come progetto di successo perché in un momento di riarmo senza ragione nel quale siamo intrigati in una guerra in cui nessuno sopravvivrebbe e richiede come minimo un coerente partito di pace; in un tempo di crescenti ineguaglianze richiede almeno una forza politica che raggiunga chi è stato raggirato con bassi salari e pensioni e faccia campagna sia per limitare la migrazione sia per la giustizia sociale. Di fronte al rampante autoritarismo, un difensore intrepido della libertà di espressione è necessario. Per queste ragioni il BSW avrà un futuro.

Vorrei anche menzionare una cosa che stiamo osservando con attenzione perché è vero che certi costituzionalisti hanno sottolineato che l’elezione al Bundestag potrebbe essere contestata legalmente: 230.000 tedeschi all’estero si sono registrati per il voto ma sembra che solo una frazione di essi (i numeri esatti non sono ancora conosciuti) ha preso parte all’elezione. Se un partito è buttato fuori dal Bundestag perché gli mancano 13.400 voti e un rilevante numero di persone non ha potuto prender parte all’elezione ed esercitare il proprio diritto di voto, la questione della validità legale dell’elezione risulta sollevata.

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Commento di Elena Basile sul Fatto Quotidiano del 26 febbraio 2025 p 11, ove può leggere l’articolo completo

Vedi anche – in nuova scheda – video 24/2/25

Le posizioni coraggiose di Sara Wagenknecht sulla guerra in Ucraina non sono state premiate. Il partito, senza fare appello ai tradizionali istinti nazionalisti tedeschi, ha parlato di pace con la Russia come condizione della ripresa economica e di investimenti nello Stato sociale. Era stata la novità del panorama politico tedesco, applaudita in Europa per la sua capacità di porre l’accento sulla diplomazia e di rivolgersi agli operai come alla piccola industria tedesca. Ha pagato la mancanza di struttura del suo partito, poco radicato nella società civile. Il problema che in Italia hanno i 5 Stelle e alla cui soluzione dovrebbero dedicare le loro migliori energie. Gli ammiccamenti della Wagenknecht alla propaganda anti-immigrazione, patrimonio culturale di AfD, sono stati inoltre una scelta penalizzante. Non sono molto spaventata per la crescita di AfD. I cordoni sanitari ne faciliteranno il successo popolare. Sono tuttavia convinta che, se andrà al potere, resisterà attaccata alla poltrona soltanto in virtù della stessa trasformazione genetica che ha colpito Meloni. Anche AfD farà propri i vincoli europei in politica economica ed estera. Quel che invece mi appare come un incubo terrificante è l’uniformità del Parlamento tedesco, un partito unico armato, che vota un aumento straordinario della spesa militare, continua a inviare armi in Ucraina e ha già autorizzato l’installazione di missili nucleari americani in Germania. Una Germania riunificata, potente e armata farebbe rivoltare nella tomba i leader, forse controversi ma certamente più competenti, della Prima Repubblica. Con questa Germania l’involuzione autoritaria dell’Europa appoggiata dalla destra come dai socialisti europei è inevitabile. La propaganda è stata così diffusa che, secondo i sondaggi, per la società civile tedesca la guerra in Ucraina non era un tema essenziale in grado di influenzare il voto. Così hanno vinto la presidente della Commissione Von der Leyen e la retorica militarista rivestita da ideali etici. Le elezioni nelle oligarchie liberali, nelle quali i finanziamenti e la benedizione dei potentati economici contano molto più dei programmi elettorali, divengono uno strumento di legittimazione del partito unico. Indovinate chi era il presidente del Consiglio di sorveglianza del fondo BlackRock Germany dal 2016 al 2020? Il futuro cancelliere Friedrich Merz.

(grassetti nostri – ndr)

Aggiornamento 10 marzo 2025 – Condensato dell’articolo di Lucio Baccaro sul Fatto Quotidiano di oggi, pag. 16

Il sondaggio post-elezione Bundestag commissionato da ARD (canale 2 tv pubblica) mostra che la BSW ha strappato appena 60.000 voti alla AfD, mentre non è stata in grado di catturare i veri voti in uscita, quelli provenienti da sinistra. La SPD ha ceduto 1.760.000 voti a CDU/CSU, 720.000 all’Afd e solo 440.000 alla BSW. La Linke, invece, ha recuperato 560.000 voti dalla SPD e 700.000 dai Verdi, diventando il partito più votato tra i giovani (18-24 anni) col 25%, contro il 21% di AfD e appena il 6% della BSW.

Baccaro dettaglia gli argomenti della sfida in cui Linke ha vinto questo terzo round contro BSW (nata a gennaio 2024 con scissione da Linke dopo una polemica triennale). Alle elezioni Bundestag del 23 febbraio 2025, Linke ha attratto voti verdi proponendo di accelerare la transizione energetica, potenziare il trasporto pubblico, rincarare il trasporto su gomma e le emissioni di CO2. Temi “giovani”, come la richiesta di case popolari, di edilizia cooperativa – su cui secondo Beccaro, BSW ha assunto posizione generica per non alienarsi i ceti medi. Un evento penalizzante della campagna elettorale di Sahra Wagenknecht è stata l’astensione della BSW (decisiva) sul progetto di risoluzione anti-migranti lanciato da Merz (CDU/CSU) nel gennaio 2025 e approvato da CDU/CSU, FDP e AfD: l’aver votato con la destra su questo tema ha ulteriormente alienato alla BSW le simpatie degli elettori progressisti in libera uscita. A Trancemedia.eu questo evento era del tutto sfuggito, facciamo ammenda.

A Baccaro pare sfuggita invece la dinamica combinata sondaggi-media che secondo Wagenknecht (v. traduzione sopra) ha danneggiato BSW. Il nuovo partito ha di poco migliorato l’elettorato totale rispetto alle elezioni europee di maggio, pur rimanendo al di qua del 5% necessario per entrare al Bundestag che s’insedierà il 25 marzo prossimo.


23 febbraio 2025

Pubblicato sul canale youtube Sahra Wagenknecht il 23 febbraio 2025 (giorno delle elezioni federali anticipate in Germania). Durata 2 minuti. Lingua tedesca; si possono ottenere sottotitoli con traduzione automatica (è consigliabile scegliere traduzione in inglese o francese data la scarsa qualità della traduzione in italiano, pressoché incomprensibile).

 


20 febbraio 2025

Come i media influenzano le elezioni – Sahra Wagenknecht spacchetta

https://www.youtube.com/watch?v=LxTCvDPLeHI

il link apre in nuova scheda dal canale Youtube denominato « [non scritto] da Ben ». È stato pubblicato il 20 febbraio 2025; durata 55 minuti – lingua tedesca (si raccomanda sottotitolazione automatica in lingua inglese o francese; anche l’italiano è disponibile, ma la traduzione lascia a desiderare).

TEMI

Quanto sono intrecciati DAVVERO i media e la politica?
In che misura i partiti sono infiltrati dall’interno? E se sì, da chi?
E cosa significa questo per il panorama politico e per le elezioni?

Interessante decriptazione


7 febbraio 2025

Voi chiedete, Sahra risponde anche qui
in diretta streaming sabato 7 feb. ore 18
dalla campagna elettorale tedesca di BSW

Lingua tedesca, con traduzione automatica in sottopancia *consigliabile richiedere traduzione da tedesco a inglese


BONN, 12 GENNAIO 2025 – CONGRESSO BSW

Stop alla politica del continua-così:
il nostro Paese merita di più!

Con il clic sulla foto si apre il sito web di BSW – Alleanza Sahra Wagenknecht. Sotto l’articolo (la traduzione della homepage di oggi, 13 gennaio), si trova il collegamento per seguire in video l’intero dibattito svoltosi ieri. I collegamenti aprono in nuova scheda.

13 gennaio 2025 – Commento del sito ufficiale BSW al congresso svoltosi ieri.

Da Bonn è già partito un segnale di pace. Domenica con il nostro 2° congresso federale del partito abbiamo lanciato ancora una volta un segnale: chi rifiuta il folle riarmo e vuole rimettere la giustizia al centro della politica il 23 febbraio ha una scelta: il BSW. Vogliamo porre fine alla politica di continuità dei partiti tradizionali. “Il tempo dei mali minori è finito. Perché hanno provocato il grande male in cui si trova la Germania”, dice Sahra Wagenknecht. “È tempo per un nuovo inizio politico!”

Insieme ai nostri membri e sostenitori, nelle prossime settimane lotteremo per la diplomazia, una forte posizione imprenditoriale, una giusta meritocrazia, più sicurezza e una reale libertà di espressione. Il nostro Paese merita di più! La BSW rappresenta una Germania sociale, democratica e sovrana.

A Bonn abbiamo approvato a stragrande maggioranza il nostro programma elettorale. “Siamo l’unico partito che si oppone alla folle politica di guerra di tutti gli altri partiti. Siamo gli unici a opporci allo stazionamento dei missili a medio raggio statunitensi in Germania”, ha affermato Amira Mohamed Ali. Vogliamo rendere la Germania di nuovo capace di pace e non capace di guerra.

Per la libertà di espressione e lo stop alla migrazione incontrollata

Invece di rovinare la nostra economia, chiediamo energia a basso costo invece di promesse elettorali a buon mercato. Dobbiamo rafforzare le nostre imprese di medie dimensioni e modernizzare le nostre infrastrutture in difficoltà con un importante programma di investimenti. Stiamo lottando per pensioni e salari migliori, alloggi a prezzi accessibili e una promessa di avanzamento che sia finalmente di nuovo valida. Vogliamo fermare la migrazione incontrollata perché le nostre comunità hanno bisogno di aria per respirare di nuovo.

“Non siamo venuti qui per essere gentili”

Senza diversità di opinioni non c’è democrazia. Abbiamo quindi urgentemente bisogno di rafforzare la libertà di espressione. “Non siamo venuti per essere gentili e seguire il flusso”, ha detto Christian Leye. “Abbiamo corso per cambiare la situazione!” I giornalisti spesso chiedono al nostro Segretario Generale se la BSW è pronta per la campagna elettorale. Il fatto è che la BSW ha festeggiato un successo storico alle elezioni europee, è arrivata per tre volte in doppia cifra alle elezioni statali e siede in due governi statali. Leye: “La BSW è nata pronta!” Il 23 febbraio si deciderà la direzione.

Il nostro congresso del partito ha dimostrato: la BSW è pronta per le elezioni federali!

Potete trovare, in nuova scheda, lo streaming completo del congresso di partito BSW.


a seguire: INTERVENTI 2024 – FLASHBACK 2004-2021 – ATTIVITÀ PARLAMENTARI RECENTI


IL DISCORSO DELL’ALLEANZA SAHRA WAGENKNECHT A PARTIRE DAL
2 SETTEMBRE ’24, QUANDO BSW LANCIA LA PIETRA NELLO STAGNO
DEL CANCELLIERATO SCHOLZ, MINANDO IL “SEMAFORO” ALLE RADICI.

Scholz lügt (Scholz mente), video della campagna elettorale di Sahra Wagenknecht per la nuova BSW tedesca, il cui motto è RAGIONE E GIUSTIZIA. Lingua tedesca (si possono attivare sottotitoli con mediocre traduzione automatica chrome in questi video), durata 8 minuti. Video pubblicato nella prima metà di settembre 2024, con oltre cinquecentomila visualizzazioni.


11 settembre 2024. Intervento di Sahra Wagenknecht al Bundestag

Signor Scholz, il suo governo è un pericolo per la democrazia

Commento pubblicato sotto il video sul canale youtube di Sahra Wagenknecht

Fatto Quotidiano 11 settembre 2024. Volkswagen non ha mai chiuso stabilimenti, ora si prepara a “riformarne” un paio. Socialdemocrazia verde.

Vi celebrate come partiti democratici. Non dovrebbe farvi riflettere il fatto che le vostre politiche stiano facendo disperare molte persone della democrazia a tal punto che Björn Höcke [AfD – ndr] ora è il male minore per loro? La politica democratica comincia con l’interessarsi di nuovo ai problemi della gente nel nostro Paese, invece di chiudersi in una bolla distaccata in cui i problemi di mobilità sono risolti con le Porsche elettriche, la pompa di calore è vista come una cura miracolosa per gli alti costi di riscaldamento e in cui un numero sempre maggiore di armi dovrebbe creare la pace.

La politica democratica inizia quando chi è al potere non è indifferente se l’industria va in crisi, se i salari e le pensioni diminuiscono nel potere d’acquisto per tre anni di fila e se i bambini nelle scuole fatiscenti non imparano nemmeno la regola del tre. Il mio intervento di oggi nel dibattito generale del Bundestag tedesco.

Tradotto con DeepL.com 


26 settembre 2024. Pubblicato sul canale youtube di Sahra Wagenknecht il giorno precedente, è il suo briefing alla stampa parlamentare accreditata al Bundestag. Include il bilancio dei successi di BSW alle elezioni nei Länder di Turingia, Sassonia, Brandeburgo; riassume le posizioni politiche dell’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW) sulla politica interna e intenazionale.

Le elezioni nei Länder sono uno schiaffo ai partiti semaforo* e alla CDU federale
*
i “partiti semaforo” sono SPD (socialdemocratici-rosso), FDP (liberaldemocratici-giallo), Verdi – l’alleanza che governa attualmente a livello federale.

Lingua tedesca, durata 27 minuti. Per ottenere la traduzione codificata nei sottotitoli, occorre agire sui comandi in basso a destra del videoplayer. Chiedere i sottotitoli con l’icona rettangolare, poi chiedere la traduzione dei sottotitoli con l’icona a ingranaggio, accanto; si consiglia la traduzione in lingua inglese perché quella in italiano è pessima.


da Il Pungolo Rosso, settembre 2024

Un terremoto politico nella Germania (e nell’UE) in crisi

La critica “internazionalista” dall’Italia, pur animata dalle migliori intenzioni, riesce disinvoltamente ad essere apolitica e idealista. Lettura tuttavia consigliabile. Vai alla pagina del pungolorosso.com (apre in nuova scheda)


Osservazione dall’Italia di Cosimo Caridi (il Fatto Quotidiano)

Articolo del Fatto, 27 settembre 2024: nei lander dell’Est gli elettori puniscono i Verdi mentre BSW diventa ago della bilancia per le maggioranze di governo. (Apre in nuova scheda)


Inchiesta Nord Stream. Cosa ci nascondono?

26 settembre 2024. Sahra Wagenknecht, dal suo canale youtube, a due anni di distanza riassume lo scandalo della mancata inchiesta internazionale sul sabotaggio del gasdotto Nord Stream che ha indotto la crisi industriale tedesca e in conseguenza quella dell’indotto automobilistico italiano, questo autunno a rischio di aggravarsi drammaticamente.

Video doppiato in italiano dal canale youtube FronteZero. Durata: 15 min. ca.



FLASHBACK: Breve storia documentale di Sahra Wagenknecht

Salto triplo dal passato: 2004, 2018, 2021

Sahra Wagenknecht intervistata da Günter Gaus nel 2004. Canale youtube di Leone Dietrich. Durata 47 minuti ca.
Per la traduzione automatica nei sottotitoli, valgono le indicazioni fornite nei videoplayer precedenti.

 


Contropiano, giugno 2018

Edizione italiana della intervista di Sahra Wagenknecht a Mediapart.

Vai alla pagina di contropiano.org (apre in nuova scheda)

La lettura è interessante perché tocca temi di crescente rilievo. Include, tra altro, l’inevitabile questione: Sostenete anche un cambio di discorso sull’accoglienza dei migranti, che ha scioccato parte della sinistra tedesca.


Gli ipocriti – Libro di Sahra Wagenknecht (2021)

Gli ipocriti. Il mio controprogramma
– per lo spirito comunitario e la coesione

pubblicato in Germania da Campus-Verlag
il 14 aprile 2021

Da de.wikipedia (traduzione automatica revisionata da Trancemedia.eu nell’ottobre 2024).

NOTA alla lettura che segue – Grande successo di saggistica nella Germania del 2021. Considerata la procedura editoriale di Wikipedia, è legittimo ritenere che il condensato che segue rifletta fedelmente i contenuti principali del libro e le critiche ricevute. I contenuti hanno introdotto gli argomenti fondativi (gennaio 2024) del partito BSW – Bündnis Sahra Wagenknecht – Vernunft und Gerechtigkeit (lett. “Alleanza Sahra Wagenknecht – Ragione e Giustizia”), co-presieduto da Sahra Wagenknecht e Amira Mohamed Ali.

Parte I: La società divisa e i suoi amici

Wagenknecht distingue la sinistra tradizionale (nella quale ora include p.es. Jeremy Corbyn e Jean-Luc Mélenchon – sinistra sostenuta principalmente dalla classe operaia), dalla sinistra stile di vita [Lifestyle-Linken], che domina oggi l’immagine pubblica della sinistra sociale e che risulta attraente per la classe media accademica. La sinistra stile di vita può sostenere la diversità, l’antirazzismo, una politica di immigrazione allentata e misure contro il cambiamento climatico, ma in cambio non risulta più interessata alla politica di classe. Non vogliono più raggiungere i loro obiettivi attraverso la ridistribuzione della ricchezza, ma piuttosto attraverso “questioni di lifestyle, abitudini di consumo e posture morali”. La caratteristica decisiva dello stile di vita di sinistra è che considerano i propri privilegi come virtù e guardano con disprezzo coloro che, a causa della loro provenienza sociale, vivono i problemi della migrazione o le misure socialmente ingiuste contro il cambiamento climatico in modo diverso da chi ha redditi più alti o da chi vive seguendo altri valori culturali, supposti reazionari, di quelli che essi seguono.

Intolleranza e cancel culture

Lo stile di vita della sinistra è estremamente intollerante e metterebbe a tacere le opinioni dissenzienti attraverso la cultura dell’annullamento [cancel culture, in inglese nel testo originale – ndr], che alimenterebbe la divisione nella società tanto quanto fa la destra politica. Wagenknecht giunge quindi a concludere che il liberalismo di sinistra, con lo stile di vita di sinistra che si attribuisce, non è di sinistra né liberale.

Wagenknecht parte dalla descrizione della società di classe media livellata [Helmut Schelsky, 1953 – ndr] dopo la seconda guerra mondiale, in cui l’opinione diffusa era che tutti avessero la possibilità di avanzamento sociale e prosperità. Sebbene questa storia fosse, in senso stretto, un “mito”, la società degli anni del dopoguerra era molto più vicina a questo ideale di quanto lo sia oggi, e aveva raggiunto questo obiettivo attraverso regolamenti governativi, sindacati forti, coesione sociale e responsabilità condivisa reciproca. Ma la situazione è cambiata con le riforme neoliberiste e le decisioni politiche verso la globalizzazione a partire dagli anni ’70, quando si diede libero corso ai mercati finanziari, i posti di lavoro industriali furono trasferiti in paesi a basso salario, il mercato del lavoro fu deregolamentato. Per molti lavoratori, questo significò declino sociale verso semplici lavori di servizio con redditi più bassi (passaggio da una società industriale a una società di servizi). Allo stesso tempo, emerse una società della conoscenza da cui trarrebbero beneficio accademici ben addestrati. Di fatto la mobilità sociale peggiorò concretamente, poiché oltre all’istruzione scolastica e universitaria, fu imposto anche un addestramento vocazionale. Per esempio, l’ habitus [Norbert Elias, Pierre Bourdieu – ndr] e le buone competenze linguistiche acquisite durante semestri all’estero giocherebbero un ruolo. Persone con un basso retroterra sociale vengono lasciate indietro a partire da qui. La maggior parte degli accademici di classe media non avrebbe quindi mai vissuto difficoltà esistenziali concrete, mentre gli affitti in aumento nelle grandi città significano che difficilmente essi entrano in contatto con persone di altre classi sociali. Risultato: i seguaci dello stile di vita di sinistra non maturano sentimento di empatia per i bisogni di coloro che sono in realtà meno privilegiati.

Sinistra ‘lifestyle’ ed economia politica

L’odierno liberalismo di sinistra, rappresentato principalmente da accademici ben istruiti, è a sua volta strettamente legato al neoliberismo, quello che Nancy Fraser [v. su Trancemedia.eu in nuova scheda – ndr] chiama “neoliberismo progressista”. Ad esempio, la devastazione sociale causata dal libero scambio e dalla “ricerca globale di profitto” è stata giustificata con l’argomentazione liberale di sinistra del cosmopolitismo, mentre le misure statali per proteggere i posti di lavoro interni e la sicurezza sociale sono state svalutate in quanto presumibilmente nazionalistiche, scioviniste della prosperità. Il liberalismo di sinistra ha riconfezionato le idee economicamente liberali : “L’egoismo è diventato autorealizzazione, la flessibilità è diventata una diversificazione delle opportunità, la sicurezza distrutta è diventata un addio alla normalità e al conformismo, la globalizzazione è diventata cosmopolitismo, e l’irresponsabilità verso le persone nel proprio paese è diventata cittadinanza cosmopolita. “

Wagenknecht critica anche l’odierna politica identitaria e il multiculturalismo, in cui i singoli gruppi si separano dalla maggioranza della società su basi di genere, origine o religione. Ciò indebolisce la coesione sociale, che è tuttavia essenziale per operare insieme come sindacato per migliori condizioni di lavoro. La strategia di dividere la forza lavoro su basi religiose, per esempio, era già stata usata dal governo britannico negli anni ’70 per fermare ondate di scioperi.

Infine, Wagenknecht critica la posizione della sinistra liberale sull’immigrazione e sull’apertura delle frontiere. Temi presentati come solo positivi; chiunque li commenti in modo critico viene svalutato come presunto razzista o xenofobo. Wagenknecht sottolinea invece gli aspetti negativi di questo sviluppo: la migrazione porta alla fuga dei cervelli dai paesi di origine e al dumping salariale nei comparti scarsamente retribuiti del mercato del lavoro nei paesi industrializzati. Wagenknecht risponde ai sostenitori dell’ammissione illimitata dei richiedenti asilo che le persone dovrebbero essere aiutate meglio nella loro regione d’origine. Solo le persone con redditi più alti possono comunque permettersi di fuggire, mentre le classi più basse nei rispettivi paesi non hanno la possibilità di farlo e risultano abbandonate se prive di aiuti.

Questi sviluppi e il cambiamento in ciò che oggi è considerato sinistra hanno portato sempre più persone ad allontanarsi da partiti di sinistra e socialdemocratici e a votare per partiti di destra, in particolare persone provenienti dall’ex-classe operaia, semplici mestieri di servizio, o disoccupati, ma anche i cosiddetti lavori di merda con redditi maggiori. Tuttavia, le persone non si sono spostate a destra, ma spesso votano per i partiti di destra in segno di protesta. Nei fatti, i sondaggi mostrano che la maggior parte delle persone sono socioeconomicamente di sinistra e culturalmente più liberali rispetto a qualche anno fa.

 

Parte II: un programma per l’unione, la coesione e la prosperità 

Wagenknecht sostiene il mantenimento di uno Stato nazionale forte e il riconoscimento di valori e tradizioni culturali comuni. Questi sono fondamenti per la coesione sociale, per il superamento di schemi di pensiero egoistici e per l’accettazione di un forte stato sociale. Inoltre, ciò corrisponde al bisogno delle persone di “riconoscimento, appartenenza e solidarietà”. Un programma del genere potrebbe essere descritto come conservatore di sinistra. Storicamente, i partiti socialdemocratici di successo hanno fatto esattamente questo. Uno stato sociale forte deve avvantaggiare la società nel suo insieme e offrire qualcosa di più di un semplice livello minimo di reddito, ma anche salvaguardare il tenore di vita. Sostiene una meritocrazia in cui anche i meno privilegiati possono ottenere progressi attraverso lo sforzo. Tuttavia, sono necessari maggiori investimenti nell’istruzione per creare le stesse condizioni per tutti.

È scettica riguardo a una maggiore integrazione europea perché la maggior parte delle persone non si considera ancora europea e questo rende difficile lo sviluppo di strutture democratiche generali. L’ Unione Europea è quindi molto più suscettibile alle attività di lobbying rispetto agli stati nazionali. La maggior parte delle decisioni prese finora a livello europeo sono andate a scapito delle classi medio-basse. Respinge le proposte per un sistema europeo di assicurazione contro la disoccupazione, poiché ciò consentirebbe di raggiungere solo un consenso minimo con un livello di protezione inferiore a quello di molti stati nazionali come la Germania.

una Camera-lotteria, contro-bilancia

Wagenknecht lamenta che la democrazia oggi è meno vivace rispetto a qualche decennio fa. Ciò è dovuto da un lato alle numerose decisioni politiche contrarie agli interessi della maggioranza, soprattutto da parte del governo federale rosso-verde negli anni 2000, e dall’altro alla crescente concentrazione di potere e ricchezza. Propone referendum e la creazione di una seconda camera che integrerebbe il parlamento, ma nella quale i membri verrebbero estratti a sorte tra tutta la popolazione. Gli approcci alla partecipazione dei cittadini organizzati tramite lotteria hanno già avuto successo in Irlanda.

proprietà della performance, regole severe e riforma del controllo

Il potere delle multinazionali , diventate sempre più forti e potenti negli ultimi decenni, deve essere limitato. Lei sostiene l’ideale della Scuola di Friburgo , un’economia di mercato senza corporations. Per adottare le misure necessarie è necessario uno Stato forte. Le troppo potenti corporations rallenterebbero la concorrenza per le nuove innovazioni perché potrebbero aumentare i propri profitti principalmente sfruttando i lavoratori o a scapito dell’ambiente. La protezione ambientale non può essere raggiunta aumentando il prezzo dei prodotti di consumo o impegnandosi in dibattiti sullo stile di vita, ma attraverso regolamentazioni di stato e norme per una produzione più sostenibile e regionale. Chiede inoltre che i servizi pubblici non siano soggetti agli interessi del profitto. I mercati finanziari e le corporation digitali, in particolare, dovrebbero essere regolamentati in modo più severo. Entrambe le industrie non opererebbero più per il bene pubblico. In questo contesto denuncia il “ capitalismo della sorveglianza ”. Secondo la sua idea, le aziende dovrebbero essere strutturate come fondazioni sul modello di Zeiss, Saarstahl, Bosch o ZF Friedrichshafen, ove gli investitori si limitano a concedere prestiti senza avere alcun diritto nei confronti dell’azienda. Lei chiama questo proprietà della performance.

 

Accoglienza al libro [per i rimandi alle pubblicazioni online, v. Note a fine testo]
Il libro raggiunse il primo posto nelle vendite di saggistica del bestseller SPIEGEL nel giugno 2021. [ 1 ] È stato inserito nella lista dei bestseller per oltre sei mesi . [ 2 ] [ 3 ] Sul Venerdì tedesco, The Self-Righteous è stato presentato come “libro della settimana”. [ 4 ]
– In Spiegel, Tobias Becker afferma: “Il libro è più interessante dei dibattiti al suo riguardo, e più interessante della maggior parte degli altri libri di politici. Mentre quelli spesso sembrano scritti solo per poter stampare la propria immagine su una copertina, questo ha davvero qualcosa in sé: un’opera fondamentale di teoria sociale, un po’ megalomane forse, perché Wagenknecht ha un’opinione su tutto – e di solito uno molto personale.” Nel suo libro “spara all’impazzata” – contro Fridays for Future, contro l’UE, contro la politica identitaria. Ma: non è raro che colpisca nel segno.” Becker accusa tuttavia Wagenknecht di essere “ipocrita” a causa delle sue formulazioni provocatorie. [ 5 ]
– Hans Werner Kilz scrive sulla Süddeutsche Zeitung : “Wagenknecht ha scritto un libro che convince nei suoi passaggi analitici”. Ritiene le sue tesi corrette e “ben documentate”. [ 6 ]
– Il critico letterario Denis Scheck commenta nel Tagesspiegel : “Raramente ho trovato un’analisi politica contemporanea più accurata [ 7 ] ”.
– Su literaturkritik.de , Dafni Tokas recensisce negativamente il libro di Wagenknecht. Wagenknecht dimostra “un acuto senso […] per render emotivo un certo linguaggio e i dibattiti di lifestyle in termini di identità politica” e critica giustamente il tono sempre più aspro, ma: “Nonostante le buone intenzioni, il libro testimonia il tentativo di gettare un ponte fra divisioni sociali e risentimenti che tende ad essere ostile all’educazione”. Lei “mette sempre i poveri contro i poveri” e commette “l’errore di interpretare le questioni urgenti del nostro tempo come questioni di decisione e/o ponderazione”. [ 8 ]
– In Jacobin, Alexander Brentler critica alcune parti delle dichiarazioni di Wagenknecht definendole indifferenziate e “grossolane sciocchezze”. Tuttavia Wagenknecht critica giustamente “l’approccio dominante oggi alla politica sociale di sinistra”, che “ostacola le maggioranze politiche e inasprisce le linee di conflitto”. Ma la critica al riguardo deve essere “più chiara, più precisa e più mirata”. [ 9 ]
– Dopo la sconfitta elettorale della sinistra nel settembre 2021, Loren Balhorn ha scritto nell’edizione inglese di Jacobin che il libro di Wagenknecht “valeva la pena di essere preso sul serio”, cosa che sfortunatamente solo pochi critici avevano fatto. Tuttavia, la tempistica della pubblicazione del libro in un anno elettorale e la posizione contraria al suo stesso partito ha portato alla divisione. [ 2 ]
– Nel luglio 2021, il programma di cabaret Die Anstalt ha esaminato criticamente il libro di Wagenknecht e l’“immagine nemica” dello stile di vita di sinistra. [ 10 ]
– In un’analisi linguistica pubblicata alla fine del 2021, lo studioso tedesco Nils Dorenbeck descrive come caratteristiche linguistiche del libro “polemiche, vaghezza semantica, incoerenze argomentative e mancanza di fondamenti” nonché “implicature non veritiere e altre comunicazioni controfattuali”. Le sue argomentazioni sono caratterizzate da “banalità logico-semantiche, costruzioni di opposizioni comuni e presunte impressioni soggettive di terzi come presunta prova di fatti oggettivi” nonché falsi dilemmi. In termini di strategia di comunicazione, “quattro contraddizioni sono centrali: 1) sminuire parti dell’elettorato,  2) generare approvazione per la sinistra […] costruendole contro una opposizione presumibilmente condivisa con i destinatari, 3) riconquistare elettori dell’AfD legittimando il voto dell’AfD, 4) profilare la sinistra in termini di politica di classe, screditandola perché non ha un profilo in termini di politica di classe”. Queste contraddizioni possono essere risolte solo se si parte dal presupposto che “Wagenknecht non vuole convincere la gente del suo partito, ma solo di se stessa”. [ 11 ]

– Sarah-Lee Heinrich (portavoce federale della Gioventù Verde), che sostiene il pensiero congiunto anti-razzista e di questioni sociali, considera sincera la “lotta per le questioni sociali” di Wagenknecht e vede anche “alcuni problemi” nella sinistra politica. Tuttavia, considera le critiche agli attori dello “stile di vita di sinistra” espresse nel libro di Wagenknecht come polemiche “esagerate” incomprensibili per molti, che di conseguenza “creano molta resistenza nella sinistra. Questo fa sì che alcune persone sentano di dover fare proprio l’opposto di lei.” [ 12 ] [ 13 ]

Reazioni all’interno del suo stesso partito
[al tempo della pubblicazione del libro, Wagenknecht era membro e deputato federale di Die Linke, La Sinistra –  ndr]
La pubblicazione del libro causò reazioni contrastanti nel suo stesso partito.
– Niema Movassat definenì il libro una “dichiarazione di guerra a centinaia di migliaia di giovani che votano per noi e si impegnano per la protezione del clima e l’antirazzismo” e ha invitò Wagenknecht a rinunciare alla candidatura di vertice nel Nord Reno-Westfalia. [ 14 ]
– Alcuni critici accusarono Wagenknecht anche di “retorica di destra”. Klaus Tischendorf, invece, obiettò: “Sahra Wagenknecht ha fatto un’offerta di discussione a modo suo e dovremmo vederla come tale e discuterne. Di sicuro è sorprendente come alcuni provino subito a mettere qualcuno in qualche angolo”. Tischendorf è d’accordo con Wagenknecht sul fatto che il rapporto con la madrepatria non dovrebbe essere trascurato nemmeno all’interno della sinistra. [ 15 ]
– Bernd Riexinger , ex leader del partito Linke, parla negativamente delle tesi avanzate da Wagenknecht sulla rivista Luxemburg . La sua idea di una classe media liberale di sinistra che “domina la società” si basa “su un’analisi semplicistica del milieu culturale”. Si concentra “quasi esclusivamente sulle parti più anziane, socialdemocratiche e socialmente conservatrici delle classi medie” e trascura il fatto che i migranti hanno “rafforzato, non indebolito, il potere combattivo del sindacato”. Il suo “controprogramma” è progettato per dividere; Riexinger sostiene invece una “politica di classe unificante” che sia “impegnata nell’antirazzismo, nell’uguaglianza di genere e in una politica socio-ecologica per il futuro”. [ 16 ]

Note
1. Literaturmarkt.info: Rivista – elenchi dei bestseller. (http://www.literaturmarkt.info/cms/front_content.php?idcat=24) Estratto il 12 settembre 2021 .
2. Loren Balhorn: La sconfitta della sinistra è un terribile avvertimento per la sinistra. (https://jacobinmag.com/2021/10/die-linke-germany-elections-labor-populism-antiestablishment) In: Jacobin, 10 ottobre 2021, accesso l’11 ottobre 2021 (inglese americano).
3. Marc Hujer: Sahra Wagenknecht: sola la notte delle elezioni . In: Lo specchio . 2 ottobre 2021, ISSN 2195-1349 (https://zdb-katalog.de/list.xhtml?t=iss%3D%222195-1349%22&key=cql)  (https://www.spiegel.de/politik/deutschland/mit-sahra-wagenknecht-durch-diewahlnacht-
dinner-for-one-a-3227accb-2722-49a0-ac43-c50465dfdb5e) [accesso l’11 ottobre 2021]).
4. Libro: Gli ipocriti. (https://www.freitag.de/produkt-der-woche/buch/die-selbstgerechten) In: Freitag. Estratto il 17 settembre 2021 .
5. Tobias Becker: Sahra Wagenknecht sulla politica dell’identità e Fridays for Future: The Self-Righteous. (https://www.spiegel.de/kultur/literatur/sahra-wagenknecht-ueber-identitaetspolitik-und-fridays-for-future-die-selbstgerechte-a-051fe51e-6a19-4f2a-ad93-c58b79593fad) In: Der Spiegel. Estratto il 12 settembre 2021 .
6. Hans Werner Kilz: Sahra Wagenknecht, il suo nuovo libro e la disputa tra la sinistra. (https://www.sueddeutsche.de/kultur/wagenknecht-linke-selbstgerechte-identitaetspolitik-1.5266963) Estratto il 12 settembre 2021 .
7. Denis Scheck: commenti di Denis Scheck sulla lista dei bestseller. (https://www.tagesspiegel.de/kultur/sarah-wagenknecht-hape-kerkeling-und-mehr-denis-scheck-kommentiert-die-bestsellerliste/27604124.html) In: Tagesspiegel. Estratto il 13 settembre 2021 .
8. Dafni Tokas: Un’immagine nemica non è un controprogramma – Sahra Wagenknecht distribuisce contro le persone sbagliate in “The Self-Righteous”:literaturkritik.de. (https://literaturkritik.de/wagenknecht-die-selbstgerechten,27903.html) Estratto il 12 settembre 2021 (tedesco).
9. Alexander Brentler: la “politica dell’identità” merita critici migliori. (https://jacobin.de/artikel/sahra-wagenknecht-buch-selbstgerechten-identitatspolitik-kritik-die-linke/) In: Jacobin, 11 aprile 2021, accesso il 13 settembre 2021 .
10. Die Anstalt  del 23 luglio 2021. (https://web.archive.org/web/20220724122338/https://www.zdf.de/comedy/die-anstalt/die-anstalt-vom-23-juli-2021-100.html) In: Die Anstalt. ZDF, 23 luglio 2021, archiviato dall’originale il (https://redirecter.toolforge.org/?url=https%3A%2F%2Fwww.zdf.de%2Fcomedy%2Fdie-anstalt%2Fdie-anstalt-vom-23-juli-2021-100.html) 24 luglio 2022 ; accesso il 25 marzo 2023 (estratto video su YouTube: Sahra Wagenknecht troverà un acquirente per la sua nuova immagine nemica? (https://www.youtube.com/watc
h?v=o9qEb4cr-hk) ).
11. Nils Dorenbeck: vincere o perdere elettori? Retorica della sinistra nella campagna elettorale federale del 2021 . In: Aptum, rivista di critica linguistica e di cultura linguistica . Volume 17 , n. 3 , 2021, ISSN 2748-5277 (https://zdb-katalog.de/list.xhtml?t=iss%3D%222748-5277%22&key=cql) , doi : 10.46771/9783967691962_6 (https://doi.org/10.46771/9783967691962_6) ( buskeelibrary.de (https://www.buske-library.de/artikel/1000109360) [visitato il 27 maggio 2022]).
12. Sarah-Lee Heinrich – “L’Agenda 2010 è stata un errore”. (https://www.cicero.de/innenpolitik/sarah-lee-heinrich-grune-jugend-shitstorm-hartz-IV-agenda-2010-sozialpolitik) In: Cicero. Estratto il 23 luglio 2022 .
13. Sebastian Heinrich: “Il semaforo deve migliorare sia sulle questioni climatiche che su quelle sociali”: il leader della Gioventù Verde Heinrich dà una spinta alla coalizione di governo alla conferenza del partito. (https://www.watson.de/!475020424) In: Watson. Estratto il 23
luglio 2022 .
14. I politici di sinistra criticano Sahra Wagenknecht per il suo nuovo libro. (https://www.zeit.de/politik/deutschland/2021-04/sahra-wagenknecht-die-selbstgerechten-kritik-linke-partei) In: Zeit Online. Estratto il 26 settembre 2021 .
15. “The Self-Righteous”: La sinistra reagisce con cautela al nuovo libro di Sahra Wagenknecht | MDR.DE. (https://www.mdr.de/nachrichten/deutschland/panorama/sahra-wagenknecht-neu es-buch-die-selbstgerechten-100.html) Estratto il 26 settembre 2021 .
16. Bernd Riexinger: Per un plurale a sinistra con una bussola socialista. Obiezione al progetto di Sahra Wagenknecht. (https://www.zeitschrift-luxemburg.de/fuer-eine-plurale-linke-mit-sozialistischem-kompass-einspruch-gegen-sahra-wagenknechts-projekt/) In: Rivista Luxemburg. 23 giugno 2021, accesso il 19 settembre 2021 .

TITOLO ORIGINALE
Sahra Wagenknecht: Die Selbstgerechten
Mein Gegenprogramm – für Gemeinsinn und Zusammenhalt
. Campus-Verlag, 2021, ISBN 978-3-593-51390-4.

Traduzione automatica, revisione a cura di Trancemedia.eu (i grassetti sono nostri)

Testo originale in tedesco su de.wikipedia: https://de.wikipedia.org/wiki/Die_Selbstgerechten (apre in nuova scheda)

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Apri in nuova scheda da Feltrinelli IBS

Nota della redazione di Trancemedia.eu sul libro e il suo titolo.
Libro. Pubblicato in Italia da Fazi Editore nel 2022 con il titolo CONTRO LA SINISTRA NEOLIBERALE, con prefazione di Vladimiro Giacché. Il libro è disponibile in brossura e ebook.
Titolo. Il titolo originale Die Selbstgerechten, facilmente traducibile in inglese con The Self-Righteous, pone problemi per una concisa traduzione in italiano, infatti nella maggior parte delle recensioni italiane si è utilizzata l’espressione Gli ipocriti (anche da noi adottata qui sopra a scanso di equivoci), che però non rende l’idea di auto-legittimati contenuta in Selbstgerechten, ovvero un’accentuazione negativa di pieni di sé, arroganti, particolarmente marcata perché riferita a politici che si sono resi autonomi dalla loro base e vogliono dettar legge su di essa. Fazi Editore ha optato per un titolo diverso, che rende bene l’intendimento del libro, senza però evidenziare la critica etica, forse suo primo motore.
La prefazione di Vladimiro Giacché, già autore di Anschluss. L’annessione. L’unificazione della Germania e il futuro dell’Europa (Imprimatur, 2016), conferma la serietà dell’edizione italiana di Die Selbstgerechten (traduttori Alessandro De Lachenal, Giovanni Giri, Elisa Leonzio). Consigliamo!

Fine della Breve storia documentale di Sahra Wagenknecht



Risultati della seconda “corsa” elettorale di BSW, otto mesi dopo la scissione dal Linke: elezioni del settembre 2024 nei Länder Sassonia, Brandeburgo,Turingia.

Premessa: all’elezione del Parlamento Europeo (9 giugno 2024) il BSW aveva raccolto 2.453.652 voti. Erano queste le sue prime elezioni dalla fondazione avvenuta nel gennaio 2024.
Nel settembre 2024 si sono svolte elezioni in tre dei Länder orientali ricostituiti dopo l’unificazione-annessione della DDR. Il partito BSW ha presentato proprie liste nei tre Länder chiamati alle urne. Erano le seconde elezioni cui BSW prendeva parte.

Sassonia (Sachsen). Città: Leipzig, Dresden, Chemnitz, Zwickau…
Votanti: 74,4% su 3.181.000 iscritti per attribuire 120 seggi.
BSW risulta 3° partito su 7, con 11,8% dei voti e 15 seggi; supera SPD, Verdi, Linke, altri
Maggioranze aritmeticamente possibili nel nuovo parlamento statale:
1) CDU+AfD = 68%
2) CDU+BSW+SPD = 55%

Brandeburgo (Brandenburg). Città: Potsdam, Cottbus, Brandenburg an der Havel…
Votanti: 72,9% su 2.076.000 iscritti per attribuire 88 seggi.
BSW risulta 3° partito su 7, con 13,5% dei voti e 14 seggi; supera CDU, Verdi, Linke, altri
Maggioranze aritmeticamente possibili nel nuovo parlamento statale:
1) SPD+BSW+CDU = 66%
2) AfD+BSW+CDU = 64%
3) SPD+BSW = 52%
4) AfD+BSW = 50%
5) SPD+CDU = 50%

Turingia (Thüringen). Città: Erfurt, Jena, Gera, Weimar…
Votanti: 73% su 1.655.000 iscritti per attribuire 88 seggi.
BSW risulta 3° partito su 7, con 13,1% dei voti e 15 seggi; supera Linke, SPD, Verdi, altri
Maggioranze aritmeticamente possibili nel nuovo parlamento statale:
1) AfD+CDU = 63%
2) CDU+BSW+Linke = 57%
3) AfD+BSW = 53%
4) CDU+BSW+SPD = 50%

Fonte: https://interaktiv.tagesspiegel.de/


8 ottobre 2024. Con l’odierna conferenza stampa al Bundestag, Sahra Wagenknecht conferma l’impegno dichiarato nei confronti dei problemi concreti della popolazione, in particolare delle classi lavoratrici e meno abbienti. Tratta argomenti caldi in tutta Europa: pensioni, assistenza sanitaria indebolita per indebitamento su vaccinazioni covid (sollecita inchiesta), bonus demagogici.  La sua critica mira a potenziare la forza contrattuale dei negoziati a livello federale con il governo “semaforo” (v. più in alto).

Titolo del video è Bando all’AfD: la più stupida proposta della legislatura. La critica a questa mozione (considerata un regalo elettorale) occupa la seconda parte del video, a partire dal minuto 19; seguono domande-risposte anche su temi internazionali. Le elezioni federali 28 sett. 2025 si avvicinano.
Dal suo canale youtube, Wagenknecht candida BSW a crescere a spese di tutti: dalla destra ai verdi-western, dal SPD scombussolato all’astensione. E non esclude compagni di strada (anche scomodi) per iniziative di pace, inchieste, ripresa economica e welfare. Durata totale video: 36min. ca. Impostando sottotitoli in inglese si ottiene un’accettabile comprensione del testo, inclusi argomenti “sindacali”.


12 ottobre 2024. Il duello tv più atteso in Germania: il dibattito tra la leader AfD – Alice Weidel e Sahra Wagenknecht – BSW ha avuto luogo ieri sera. Dura oltre un’ora ed è online sul canale WELT di youtube. Consigliamo di usare la sottotitolazione inglese, o quella francese.


17 ottobre 2024 – Intervento al Bundestag il giorno 16: “Le armi non portano pace“. Consigliabile traduzione con sottotitoli in inglese o francese. Durata <3min.

Nota posta da Sahra Wagenknecht sotto il video:
Il popolo ucraino non ha bisogno di più armi o di folli piani di vittoria che fanno sfacciatamente affidamento sull’entrata in guerra della NATO, ma piuttosto ha bisogno di un cessate il fuoco e di negoziati di pace. Abbiamo bisogno di pace anche in Medio Oriente, dove una seconda Gaza minaccia ora il Libano e perfino i soldati dell’ONU vengono attaccati dalle truppe di Netanyahu.
Nel mio intervento al Bundestag spiego perché il governo federale dovrebbe finalmente sostenere le iniziative diplomatiche per porre fine alla guerra in Ucraina, come il piano di pace di Brasile e Cina, e non può più essere corresponsabile dei crimini di guerra a Gaza fornendo armi a Israele.


21 ottobre 2024Un cane colpito abbaia, signor Höcke! è il titolo dell’intervento sarcastico che Sarah Wagenknecht dedica all’oltranzista neonazi Björn Höcke (AfD), già oggetto delle sue critiche durante il ‘duello’ con la presidente di AfD Alice Weidel (v. sopra, 12 ottobre). Scopo dell’intervento è chiamare gli elettori di AfD a riflettere se la loro protesta sia stata affidata in mani degne oppure no. Risulta evidente che BSW lavora per attirare a sé la considerevole componente di opposizione sociale che ha fatto crescere l’AfD come reazione contro l’ignavia della sinistra tedesca.

Nota posta da Sahra Wagenknecht sotto il video:
Björn Höcke è molto indignato: Nel duello televisivo con Alice Weidel, ho fatto riferimento a un articolo della Frakfurter Allgemeine Zeitung, secondo il quale il signor Höcke avrebbe affermato, a proposito della remigrazione, che “saremmo in grado di vivere senza problemi con 20-30 milioni di persone in meno in Germania”. Questo è sbagliato. Höcke aveva in realtà parlato del 20-30%. Quindi si tratta di “solo” 25 milioni di persone da espellere. Ma Höcke intendeva davvero qualcosa di completamente diverso? Nel video spiego come funziona il metodo Höcke, perché il leader dell’AfD Turingia, che in passato avrebbe dovuto essere cacciato dal suo stesso partito per essere “troppo vicino al nazionalsocialismo”, ha un vero problema strategico e perché lavorare con persone come lui è fuori discussione.


5 novembre 2024

Che si tratti di Trump o di Harris, entrambi sono sinonimo di “America First”.

Nel pomeriggio del 5 novembre, Sahra Wagenknecht ha rilasciato una dichiarazione alla stampa in qualità di presidente del gruppo parlamentare BSW riconosciuto nel Bundestag tedesco. La dichiarazione, trasmessa in diretta sul canale youtube di BSW im Bundestag, è seguita da domande della stampa e risposte. Durata circa mezz’ora, lingua tedesca con sottotitoli codificati traducibili.

Contenuti in sintesi. Con il motto ‘Ragione e Giustizia’ al fianco, la signora Wagenknecht per le elezioni tedesche (sett. ’25) chiede correzione del voto. Cita nuovo studio su aumento di povertà, paura di declino per classe media. L'”economia sociale di mercato” si è trasformata nel suo opposto; lo SPD è stato al potere 22 anni degli ultimi 26, col ministero del Lavoro. Ora VW annuncia licenziamenti dopo aver pagato dividendi stellari. Ministro finanze Lindner pubblica una carta di transizione che porta ulteriore povertà. La politica deve essere corretta. BSW critica gli sconti fiscali sui redditi >100kEur/anno, chiede eliminazione tasse su pensioni <2kEur/mese, critica mancanza di investimenti su infrastrutture dilapidate (ponte caduto), scuole. Adombra intese con CDU su questo. Critica i 10 miliardi di incentivi per auto elettriche, andati a beneficio dei più ricchi, idem per pompe di calore. Biasima il trasporto locale sempre più debole.
Sulla politica migratoria osserva che 2 deportazioni [sic] su 3 falliscono, c’è un massiccio abuso dell’asilo e statistiche di criminalità straniera in ascesa. Propone di togliere le sanzioni contro la Siria per rendere possibile la ricostruzione in quel Paese.
Elezioni USA: è felice di non votare lì per una scelta tra business-as-usual e follia. Metà della classe media è in declino, così Trump prende voti e questo somiglia alla Germania che, come tutta Europa, dovrebbe invece attuare politica estera più indipendente, invece di continuare come Scholz a seguire ciecamente gli USA.
[Seguono dieci minuti di domande e risposte, anche sui problemi di formazione dei governi nei singoli Länder – chi interessato si sforzerà di decifrare, fra traduzioni automatiche infedeli e sottaciuti temi regional-globali – ndr]


Nota di redazione Trancemedia.eu – 10 novembre 2024

Il 6 novembre 2024 si è rotta la coalizione  di governo tedesca (“semaforo”) che riuniva il partito socialdemocratico (SPD), i Verdi e i liberali dell’FDP, con la destituzione del ministro delle finanze Christian Lindner (FDP), seguita dalle dimissioni dei ministri FDP (tranne quello dei Trasporti).
Sulla futura legge di bilancio, Lindner si è opposto all'”ultimatum” del cancelliere Scholz di rinunciare al freno al debito, in contrasto con la legge sul pareggio di bilancio che in Germania è in Costituzione. (Le proposte di Lindner includevano il taglio di due punti delle tasse sulle società, retromarcia sulle politiche climatiche, tagli al reddito di cittadinanza, abolizione del sussidio ai Länder dell’Est – e la rinuncia a ulteriori spese militari in sostegno all’Ucraina).
Scholz mirerebbe ora ad arrivare – con un governo di minoranza – all’approvazione della legge di bilancio, prevista il 14 novembre. Egli ha annunciato che a gennaio 2025 chiederà il voto di fiducia in Parlamento e, se non lo otterrà, le elezioni legislative, previste per settembre, potrebbero svolgersi anticipatamente a fine marzo [aggiornamento 12.11.2024: accordo su elezioni federali anticipate il 23 febbraio 2025].

7 novembre 2024

INTERVENTO AL BUNDESTAG

Vittoria di Trump: abbiamo bisogno di indipendenza invece che di vassallaggio

pubblicato il 7 novembre 2024 sul canale youtube Sahra Wagenknecht

Traduzione sommaria a cura di Trancemedia.eu – basata sull’audio del filmato

Signora Presidente, cari Colleghi e Colleghe,

adesso qualcosa che la politica tedesca, da quel che rimane di quel “semaforo” [SPD-FDP-Verdi] alla “Unione” [CDU], non voleva nemmeno prepararsi a considerare, è successo: Trump ha chiaramente vinto le elezioni USA. E la sua vittoria mostra cosa questi anni di perdita della prosperità e di paura del declino, di alta inflazione, di migrazione incontrollata, di crescente ineguaglianza significano per il sentimento di un Paese.

Forse noi dovremmo imparare una lezione per la Germania, a questo punto. Il fatto che il “semaforo” evidentemente alla fine si sia rotto perché l’SPD e i Verdi volevano alzare il limite del debito per poter consegnare ancor più armi all’Ucraina, per questo e nient’altro! In una situazione dove i ponti e le scuole in Germania sono nell’incuria e vanno in rovina, in una situazione dove milioni di pensionati vivono in povertà.

Che loro dunque vogliano alzare il tetto del debito, così da poter comprare ancora altre armi e consegnare ancora altre armi, penso che questo vi lasci stupefatti [applausi] e mostra che è una fortuna che questo governo fallito sia ora nella storia [applausi].

Ma con l’Unione, una tendenza che abbiamo conosciuto molte volte in Germania negli anni recenti può essere confermata. Le cose vanno sempre peggio. È davvero notevole che l’Unione sotto Merz ha improvvisamente scoperto legami con il West come il suo più importante, fondamentale valore. Non la carità cristiana, non l’economia sociale di mercato, non i dettami di pace della Costituzione, no, i legami con il West.

E per legami con il West lei (l’Unione) non vuol dire l’asse Germania-Francia, che era di centrale importanza da Adenauer a Khol, e con il quale l’Europa ad esempio poté ergersi di fronte a George W. Bush nella guerra di Iraq [applausi]. Quello che vogliono dire  i “legami con il West” è: lealtà transatlantica vassalla, che essi vogliono evidentemente continuare a mantenere anche sotto Donald Trump. Ma questo impegno sarà parecchio difficile da un punto di vista puramente economico negli anni immediatamente a venire. Perché Trump conta sul protezionismo più crudele e sugli alti muri doganali, anche contro i cosiddetti partner. Questo è il prossimo disastro per l’economia tedesca, che è già stata danneggiata da tre anni di semafori.

Ora diventa chiaro quale enorme errore fu lasciarci tirare dentro alle sanzioni USA e alle guerre economiche [applausi] perché in questo modo ci stiamo bloccando l’accesso a mercati importanti di materie prime e certo anche di energia a buon prezzo.

Ormai, al più tardi, ognuno deve capire che Germania ed Europa hanno bisogno di una politica commerciale indipendente, altrimenti saremo schiacciati senza speranza nel maggior conflitto tra gli Stati Uniti, da una parte, e l’alleanza BRICS, sempre più sicura di sé, dalla parte opposta.

Non conta quanto la nostra ministra degli esteri, signora Baerbock possa viaggiare nel mondo con il dito alzato, l’egemonia globale del West non esiste più.

E la presidenza Trump in particolare rafforzerà ancora il Sud globale sul suo cammino di indipendenza.

“l’Europa deve decidere se vogliamo prendere un posto indipendente in questo nuovo mondo multipolare oppure morire come vassalli degli USA”

Questo significa che l’Europa deve decidere se vogliamo prendere un posto indipendente in questo nuovo mondo multipolare oppure morire come vassalli degli Stati Uniti.

Penso che è una questione esistenziale, specie per la Germania, con la sua economia di forte export e la sua povertà di materie prime. Altrettanto esistenziale è come noi diamo forma alla nostra politica estera in accordo con i nostri interessi o se ci lasciamo tirare in una grande guerra da Donald Trump.

Resta da vedere se alla fine Trump manterrà le sue promesse di chiudere rapidamente la guerra in Ucraina. Ma una cosa è completamente chiara: lui vuole che gli Europei paghino il conto. Il conto per una guerra la cui causa principale è che i Russi non vogliono militari USA sul loro confine. Una guerra che si sarebbe potuta evitare se questo punto fosse stato almeno negoziato. Nel frattempo sofferenze continue sono arrivate all’Ucraina. Centinaia di migliaia di persone sono morte, e il pericolo che questa guerra si espanda all’Europa non è stato evitato.

Eppure voi non avete ancora capito niente!

Volete seriamente installare missili a medio raggio? Anche voi vedete cosa c’è nella questione dei missili. Volete seriamente installare missili a medio raggio in Germania, che Donald Trump deciderà se usare? [applausi]
Volete che quest’uomo, che non è sano, un uomo imprevedibile, decida su guerra e pace in Germania? Questa è pazzia.

Noi finalmente abbiamo bisogno di una politica estera che ancora una volta sia guidata dal nostro interesse, verso la pace e la distensione e non approvi ciecamente tutto quello che è deciso nella Casa Bianca.
Grazie.

Il Bundestag “deve” ascoltare BSW: ritorno alla realtà per scacciare la minaccia della nuova Weimar, o elezioni affrettate a inizio 2025 per impedire al nuovo partito di organizzarsi appieno?


10 novembre 2024

35 anni dalla caduta del muro di Berlino:
abbiamo bisogno di un’altra “rivoluzione pacifica” oggi?

Nota della redazione – Video pubblicato il 9 novembre 2024 sul canale youtube Sahra Wagenknecht. Durata 10 min. Lingua tedesca, disponibili s.t. codificati e trascrizione in tedesco. Qui di seguito, traduzione in italiano curata da Trancemedia.eu – al fondo, rimando alla fonte originale. 

Il Muro è caduto 35 anni fa, e poco dopo anche la DDR era storia. Ricordo ancora bene i loro ultimi anni. Non mi fu permesso di studiare dopo aver terminato il liceo perché avevo criticato lo stato di fossilizzazione [del potere]. Sì, e anche se molte cose non sono paragonabili, vedo alcuni riferimenti all’oggi.

Stiamo vivendo di nuovo in un’epoca in cui chi sta in basso non lo accetta più, e chi sta in alto non è più capace di starci.

PERDITA DI REALTÀ

E cosa ne è stato delle speranze delle persone che allora scesero in piazza a centinaia di migliaia con lo slogan “Noi siamo il popolo”? Hanno davvero ottenuto la libertà libertà che volevano? Nel corso degli anni ’80 la dirigenza della DDR perse il contatto con il reale, restò sempre più isolata e senza sensibilità verso ciò che muoveva il popolo. Il politburo a Wandlitz [area protetta a circa 30km dalla capitale, per le riunioni SED di alto livello – ndr] si aggrappò rigidamente alle proprie concezioni.

Ma non stiamo forse vivendo tutto questo anche oggi, in modo differente, con leader politici che si allontanano sempre più dalla realtà?

Che sono convinti di essere nel giusto, e di una moralità superiore in se stessi. Che si muovono sempre più in una bolla di distacco e non si rendono conto delle preoccupazioni e dei problemi quotidiani che ha la gente nel Paese.

MIRACOLO ECONOMICO !

Quando Scholz fantastica su un miracolo economico, anche se i “semafori” hanno mandato in crisi l’economia per il secondo anno.

Quando un presidente ucraino nonostante le sconfitte militari parla di un “piano di vittoria” e i nostri politici dai Verdi all’FDP e all’Unione [CDU], alla SPD ripetono che l’Ucraina deve vincere la guerra contro una potenza nucleare e che dobbiamo fornire sempre più armi, invece di trovare finalmente una via d’uscita realistica dalla terribile carneficina.

O quando i politici non si assumono le proprie responsabilità dopo aver perso le elezioni, ma pensano che sia sufficiente solo spiegare meglio le loro grandi politiche e combattere la cosiddetta “disinformazione”.

Certo, oggi non c’è censura come nella DDR, dove i media sostennero lo Stato e la SED al potere sino all’ultimo.

Ma lo spettro di opinioni si riflette davvero nei media di oggi? Soprattutto nei media più importanti? Non stiamo forse sperimentando anche oggi come molti media perdono sempre più la loro funzione di autorità di controllo e di quarto potere indipendente? Come vedono il loro ruolo più nel sostenere il governo e nell’educare la gente, invece di esaminare criticamente chi è al potere?

Non lo abbiamo visto all’epoca del Covid e ora anche con la guerra in Ucraina, che nei media dall’alto le “narrazioni”, cioè certe narrazioni, sono predeterminate e costantemente ripetute, mentre le voci critiche vengono emarginate e diffamate?

Nella DDR non era opportuno guardare la televisione della Germania Ovest. Nella Repubblica Federale Tedesca oggi ci si lamenta dei cosiddetti media alternativi e si rende loro la vita difficile. Disinformazione? Sì, esiste su Internet. Ma se tutto ciò che si discosta dall’opinione del governo è disinformazione – Grazie tante!

RUOLO DEI MEDIA

Naturalmente, le persone devono poter ottenere informazioni da fonti diverse. È l’unico modo per formarsi un’opinione indipendente. Questa diffidenza verso le persone, la conosco molto bene dai tempi della DDR. Certo, c’era ancora la Stasi all’epoca, con i suoi informatori era onnipresente. Oggi non c’è più.

Ma molte delle nostre comunicazioni sono monitorate da società digitali statunitensi, che lavorano a stretto contatto con i servizi segreti statunitensi.
Nemmeno il cellulare dell’ex Cancelliere Merkel era al sicuro dalle spiate. Come ricordiamo, nella DDR nulla veniva fatto contro la volontà di Mosca. O almeno non molto. Ma cosa sta succedendo oggi in politica contro la volontà dell’establishment negli Stati Uniti?

Le reti transatlantiche hanno una grande influenza nella politica e nei media. E il divario tra ciò che pensa la maggioranza delle persone in Germania e ciò che diffondono i cosiddetti “media leader” si sta davvero allargando.

Uno studio dell’Università Johannes Gutenberg di Magonza, ad esempio, ha rilevato che sette su otto “media leader” sono dell’opinione che si debbano fornire armi pesanti all’Ucraina. E mentre la maggioranza della popolazione vorrebbe che il Cancelliere Scholz mostrasse più prudenza e iniziative diplomatiche, è stato dipinto dai media come troppo esitante e lo hanno attaccato!

E come ha dimostrato un sondaggio condotto su oltre 500 giornalisti, un numero sproporzionato di essi è vicino ai Verdi. Quasi nessuno, invece, è vicino al BSW. L’opinione prevalente è sempre quella di chi è al potere.

GUERRA E PACE

Il fatto che siamo coinvolti in una guerra con la Russia da quasi tre anni, chi avrebbe potuto immaginarlo 30 anni fa? Quando Gorbaciov ha teso la mano all’Occidente, sognava una casa comune dell’Europa. Ma invece di prendere questa mano e creare una sicurezza comune europea, la NATO è stata mantenuta e ampliata sempre di più. Furono condotte guerre contro gli Stati che si erano allineati più strettamente con la Russia. Contrariamente al diritto internazionale!

Sono fermamente convinta che la terribile guerra che sta infuriando in Ucraina avrebbe potuto essere evitata, se si fosse seguito un corso diverso dopo il 1989. Con il coerente rispetto del diritto internazionale e l’istituzione di un un ordine di pace comune in Europa con l’inclusione della Russia. Quando il Patto di Varsavia si è dissolto, la NATO come blocco militare contrapposto divenne superflua. A quel tempo, molti discutevano di un ordine di pace europeo.

AGGIORNAMENTO

Anche molti esponenti della socialdemocrazia tedesca l’hanno auspicato. Ma gli Stati Uniti, in particolare, non avevano assolutamente interesse a sciogliere la NATO. Al contrario! In qualità di potenza mondiale superstite, hanno combattuto guerre per il petrolio e altre risorse, senza prestare molta attenzione al diritto internazionale. L’università americana Brown University stima in 4,7 milioni il numero di morti nella “guerra al terrorismo” americana.

Vladimir Putin è attualmente ricercato con un mandato di arresto dell’Aia. Ma che dire di tutti gli altri che hanno mentito all’opinione pubblica mondiale, ordinato guerre e annullato unilateralmente accordi di disarmo?

Le persone che sono scese in piazza nel 1989 volevano un ordine mondiale come questo? Io penso di no!

La DDR e il blocco orientale erano un’economia pianificata eccessivamente centralizzata, ma sono falliti anche perché hanno investito troppi soldi negli armamenti. Rimaneva troppo poco per i necessari investimenti in infrastrutture civili e industrie civili. E così sono rimasti sempre più indietro nella competizione. E oggi? Ancora una volta vediamo spendere miliardi per gli armamenti e le forniture di armi. Soldi che avrebbero potuto essere utilizzati per investire nell’istruzione e nella sanità, in strade e ponti e per la costruzione di alloggi a prezzi accessibili. Alla fine della guerra fredda si è capito che solo la fiducia e il disarmo possono creare sicurezza. Dovremmo ricordarlo!

LIBERTÀ EGUAGLIANZA FRATERNITÀ ?

I valori che l’Europa ha tanto favorito sin dalla Rivoluzione francese sono oggi seriamente minacciati. Le organizzazioni statali e semi-statali invadono sempre più la nostra libertà. Il 10% più ricco delle famiglie possiede circa il 60% della ricchezza totale. Mentre sono sempre più numerosi i poveri che non possono più permettersi i beni di prima necessità. La società è profondamente divisa. Tre quarti dei tedeschi vedono questa divisione come una minaccia. Sempre più persone si allontanano da uno Stato con cui non si identificano perché rappresenta sempre meno i loro interessi.

Cosa voleva la gente dell’Est 35 anni fa? Penso che molti volessero vivere come nella vecchia Repubblica Federale. Volevano viaggiare liberamente, esprimere liberamente le loro opinioni e raggiungere un po’ di prosperità. Quello che non avevano messo in conto era che, insieme alla DDR, il sistema che esisteva nella vecchia Repubblica Federale, il cosiddetto “capitalismo renano”, che offriva un livello relativamente alto di sicurezza sociale, si stava sempre più disintegrando.

Le conquiste sociali sono state messe sotto pressione: proprietà pubbliche, ospedali e molte altre cose sono state privatizzate, compresi gli alloggi. Le pensioni furono ripetutamente tagliate. E l’Est, in particolare, divenne il terreno sperimentale per la terapia d’urto neoliberista, per la deindustrializzazione massiccia e per la introduzione di un ampio settore di lavoratori a basso salario.

Alla luce di tutte queste esperienze, dovremmo sorprenderci che la fiducia nel nostro sistema non sia più molto alta, soprattutto all’Est? La gente è arrabbiata e si sente delusa dai partiti consolidati. Ma il 1989 ci insegna anche che le condizioni non sono immutabili e che possiamo cambiarle.

DOVE SI ARRIVA

La democrazia ha bisogno di libertà e giustizia sociale per sopravvivere a lungo termine. Dove si arriva quando il divario tra ricchi e poveri continua ad aumentare e la classe media teme il declino, lo si può vedere negli Stati Uniti.

Il BSW si è proposto di rinnovare la democrazia, difendere la libertà di espressione, ripristinare la pace e ridurre il divario sociale nel nostro Paese.

Dopo il disastro dei “semafori” il nostro Paese ha bisogno di una vera svolta!
E niente cancelliere di guerra Friedrich Merz!
Noi del BSW siamo pronti per un vero nuovo inizio!

 

 

Video e trascrizione in tedesco sono disponibili in https://www.youtube.com/watch?v=aLBodcblnVk


14 novembre 2024

Non abbiamo bisogno di un falco della guerra come Merz alla Cancelleria

Intervento del 13 novembre 2024 al Bundestag, come capo del gruppo parlamentare BSW, sulla dichiarazione del Governo federale (rimandi alle fonti, al termine della trascrizione) – dal canale youtube Sahra Wagenknecht, 13 novembre 2024

L’eredità dei semafori è una profonda crisi economica e un paese insicuro, in cui le preoccupazioni esistenziali e le paure per il futuro pesano su molte persone.

Ma invece di scusarsi con la gente e i cittadini, loro vogliono semplicemente andare avanti. Olaf Scholz vuole rimanere Cancelliere Federale; Christian Lindner, che non ha messo insieme un bilancio solido durante il suo mandato, vuole diventare di nuovo Ministro delle Finanze; Robert Habeck, che come Ministro dell’Economia ha la responsabilità principale della cattiva situazione economica, si sente addirittura chiamato a diventare Cancelliere.

I cittadini che devono fare il loro lavoro ogni giorno non possono che scuotere la testa per lo sconcerto.

Ma cosa ha da offrire la CDU/CSU? un calo dei prezzi dell’energia? una politica sensata per le piccole e medie imprese? Niente di niente.
È anche grazie alla CDU/CSU che abbiamo la fine del motore a combustione, la tassa sulla CO2 e le infrastrutture in difficoltà. Il signor Merz se n’è già andato, no è seduto in fondo, ma lei, signor Merz, forse sa come guadagnare un sacco di soldi con uno squalo finanziario come Blackrock, ma lei è disinteressato alla concorrenza leale, alla qualità del lavoro, alla responsabilità e alla correttezza delle prestazioni – come il suo ex datore di lavoro.

La disuguaglianza è più alta che mai, ma loro vogliono fare regali fiscali ai primi Diecimila [più ricchi] di tutti. Sempre più anziani vivono in povertà in Germania, e loro vogliono tagliare ulteriormente le pensioni. Non vogliono un cessate il fuoco in Ucraina, ma praticamente fare guerra a una potenza nucleare con la consegna del Taurus [missile da crociera tedesco-svedese – ndr]. Per questa sola ragione siete un pericolo per il nostro Paese.

La Germania non ha bisogno di una nuova edizione di politica fallimentare, e certamente non di un falco della guerra nell’ufficio del Cancelliere!
Abbiamo invece bisogno di energia a basso costo, di investimenti in scuole, ferrovie e ponti, di sgravi per i lavoratori medi e per le imprese innovative, e di tasse più alte per i riacquisti di azioni. Abbiamo bisogno di giustizia invece di avidità, di sicurezza invece che di perdita di controllo.
E abbiamo bisogno di pace in Germania per un buon futuro per i cittadini qui nel Paese.
Grazie mille

.

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=lT8IvORoyRs
Contesto e verbali sulla Dichiarazione del Governo 13-11-2024: https://www.bundestag.de/dokumente/textarchiv/2024/kw46-


27 novembre 2024: Intervento in videoconferenza con assemblea 5 Stelle di Roma (traduzione simultanea in italiano), 24 novembre.


3 dicembre 2024 – Incontro stampa al Bundestag

Guerra contro la Russia? Non ci sarà nessun “dopo”

Sahra Wagenknecht riassume così i contenuti dell’incontro:

Nell’incontro con la stampa per il gruppo BSW spiego perché la consegna [a Kiev, ndr] dei missili Taurus richiesta dall’Unione, dai Verdi e dal FDP è irresponsabile, perché non si può condurre una guerra contro la Russia senza accettare il rischio di un’escalation nucleare e perché penso che è così importante che gli accordi di coalizione nel Brandeburgo e in Turingia richiedano maggiore diplomazia e respingano il previsto stazionamento di missili a medio raggio statunitensi in Germania.

LE BARE DEL TAURUS, PRODOTTO DA PIAZZARE

Eurofighter con due missili Taurus  (coproduzione Germania-Svezia) per attacchi di precisione contro “obiettivi di alto valore” con volo a bassissima quota (35 m), velocità mach1, portata 500km, testata da 480kg. In due bare volanti di color verde scuro, sotto le ali, una dichiarazione impronunciabile. Foto Philipp Hayer wikimedia commons

 


Novità 16 dicembre 2024: sfiducia a Scholz,
elezioni anticipate sempre più vicine (23/2/25)
« Non più BlackRock, ma più PMI !»

“NON ABBIAMO FIDUCIA IN SCHOLZ, MERZ O HABECK” – intervento al Bundestag il 16 dicembre, sfiducia al governo Scholz. Merz è il cristiano-democratico amico dei missili, Habeck il neoliberale tifoso di Blackrock. La frase impronunciabile in Italia “Non più Blackrock ma più PMI” è alla fine del breve intervento di sfiducia generalizzata e appello al largo elettorato.

Verbale dell’intervento:

Signora Presidente, signore e signori. Il compito di un governo democratico è quello di migliorare la vita delle persone. La giornata di oggi segna la fine ingloriosa di un governo che ha peggiorato in modo sensibile e duraturo la vita dei cittadini tedeschi.

(Applausi dei membri del BSW)

Migliaia di persone ora temono per il proprio lavoro e hanno paura del futuro. Ma invece di scusarsi con i cittadini per questo, lei, signor Scholz, ha appena snocciolato un discorso di 25 minuti per la campagna elettorale.

(Applausi dalla BSW – Britta Haßelmann)
[ALLEANZA 90/VERDI]: Lo fai sempre!)

Tre anni di recessione per il nostro Paese e chiedete una proroga di quattro anni. Si doveva fare prima!

(Applausi dalla BSW – Britta Haßelmann [Alleanza 90/Verdi]: Non sei quasi mai qui!)

Ho sentito che la SPD vuole ridurre i prezzi dei prodotti alimentari e dare sollievo al 95% della popolazione. Super idea! L’unica domanda è: perché avete passato tre anni a perseguire una politica che rende il cibo estremamente costoso?

(Applausi dalla BSW)

e ha gravato il 95% della popolazione con accise e tasse crescenti? Ora, a gennaio, i contributi per l’assicurazione sanitaria e il prezzo del CO2 sono stati nuovamente aumentati in modo considerevole.

(Urlo del Dr. Martin Rosemann [SPD])

Ma dopo le elezioni, tutto sarà all’improvviso completamente diverso? Nessuno vi crede più.

(Applausi dal BSW e dai membri del Partito della Sinistra – Urlo del Dr. Martin Rosemann [SPD])

Lei gioca a fare il cancelliere della pace eppure sostiene il più grande programma di riarmo della storia tedesca. Lei è caduto troppo spesso, signor Scholz, perché ci si possa fidare che la sua parola sul Taurus sarà a

ncora valida dopo le elezioni.

(Applausi dalla BSW)

Anche l’onorevole Merz ha recentemente perso la memoria e improvvisamente non ricorda più il suo ultimatum sul Taurus qui al Bundestag. Probabilmente non riuscirà a ricordare nemmeno le sue promesse di tagliare le tasse di miliardi senza controfinanziamento dopo le elezioni. Due candidati cancellieri con perdita di memoria! Povera Germania.

(Applausi dalla BSW)

La CDU vuole guidare il Paese fuori dalla crisi, ma non esclude di lasciare libero il ministro Habeck, in bancarotta, di gestire l’economia tedesca per altri quattro anni. Questo basta a far rabbrividire.

(Applausi dal BSW e dai membri del Partito della Sinistra)

Non più BlackRock, ma più PMI

La Germania non ha bisogno di una nuova edizione delle politiche fallimentari degli ultimi anni, ma di un vero e proprio nuovo inizio. Non più BlackRock, ma più PMI,

(Risate di Friedrich Merz [CDU/CSU])

non più esclusione, ma più coesione sociale,

(Applausi dalla BSW)

un’industria forte, prezzi dell’energia in calo e una politica estera pacifica. Questo è ciò che il BSW rappresenta.

(Applausi dal BSW – Stephan Brandner [AfD]: Addio! – Grida dall’SPD e da Alleanza 90/Verdi)

Fonte: https://dserver.bundestag.de/btp/20/20205.pdf

Tradotto con DeepL.com


Servizio ad aggiornamento progressivo iniziato il 1° Settembre 2024.

Aggiornamento più recente (v. data sotto):

10 Marzo 2025

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