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LA TREGUA – The Truce, film di Francesco Rosi (1997-intnl. version) da Primo Levi (1963-Einaudi) | Trancemedia.eu

MEMOPOETICA
VS. REVISIONISMO

LA TREGUA – The Truce, film di Francesco Rosi (1997-intnl. version) da Primo Levi (1963-Einaudi)

“La prima pattuglia russa giunse in vista del campo verso il mezzogiorno del 27 gennaio 1945. Fummo Charles ed io i primi a scorgerla: stavamo trasportando alla fossa comune il corpo di Sómogyi, il primo dei morti fra i nostri compagni di camera. Rovesciammo la barella sulla neve corrotta, ché la fossa era ormai piena, ed altra sepoltura non si dava: Charles si tolse il berretto, a salutare i vivi e i morti.

Erano quattro giovani soldati a cavallo, che procedevano guardinghi, coi mitragliatori imbracciati, lungo la strada che limitava il campo. Quando giunsero ai reticolati, sostarono a guardare, scambiandosi parole brevi e timide, e volgendo sguardi legati da uno strano imbarazzo sui cadaveri scomposti, sulle baracche sconquassate, e su noi pochi vivi.

A noi parevano mirabilmente corporei e reali, sospesi (la strada era più alta del campo) sui loro enormi cavalli, fra il grigio della neve e il grigio del cielo, immobili sotto le folate di vento umido minaccioso di disgelo.

Ci pareva, e così era, che il nulla pieno di morte in cui da dieci giorni ci aggiravamo come astri spenti avesse trovato un suo centro solido, un nucleo di condensazione: quattro uomini armati, ma non armati contro di noi; quattro messaggeri di pace, dai visi rozzi e puerili sotto i pesanti caschi di pelo.

Non salutavano, non sorridevano; apparivano oppressi, oltre che da pietà, da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche, e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva dopo le selezioni, ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quella che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa.

Così per noi anche l’ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempì gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso di pudore, per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienze e le nostre memorie della bruttura che vi giaceva: e di pena, perché sentivamo che questo non poteva avvenire, che nulla mai più sarebbe potuto avvenire di così buono e puro da cancellare il nostro passato, e che i segni dell’offesa sarebbero rimasti in noi per sempre, e nei ricordi di chi vi ha assistito, e nei luoghi ove avvenne, e nei racconti che ne avremmo fatti. Poiché, ed è questo il tremendo privilegio della nostra generazione e del mio popolo, nessuno mai ha potuto meglio di noi cogliere la natura insanabile dell’offesa, che dilaga come un contagio. È stolto pensare che la giustizia umana la estingua. Essa è una inesauribile fonte di male: spezza il corpo e l’anima dei sommersi, li spegne e li rende abietti; risale come infamia sugli oppressori, si perpetua come odio nei superstiti, e pullula in mille modi, contro la stessa volontà di tutti, come sete di vendetta, come cedimento morale, come negazione, come stanchezza, come rinuncia.

Queste cose, allora mal distinte, e avvertite dai più solo come una improvvisa ondata di fatica mortale, accompagnarono per noi la gioia della liberazione. Perciò pochi fra noi corsero incontro ai salvatori, pochi caddero in preghiera. Charles ed io sostammo in piedi presso la buca ricolma di membra livide, mentre altri abbattevano il reticolato; poi rientrammo con la barella vuota, a portare la notizia ai compagni.”

da Primo Levi, La tregua, Einaudi Tascabili, p.10


LA RUSSIA NON RAPPRESENTATA ALL’80° DELLA LIBERAZIONE DI AUSCHWITZ

Eric Branca:
”L’URSS ha liberato i campi di sterminio; il resto è revisionismo”

Dal canale youtube Dialogue Franco-Russe, incontro con lo storico Eric Branca. Lingua francese, durata 30 min. Video pubblicato il 29 gennaio 2025.

Eric Branca [fr.wikipediaapre in nuova scheda], storico, specialista del gollismo, scrittore, giornalista, in dialogo con Irina Dubois, responsabile del Dialogo Franco-Russo (Association Dialogue Franco-Russe, Parigi – sito apre in nuova scheda).

Sezioni del video (aprono in nuova scheda):
01:12 La Russie n’est pas représentée à la commémoration de la libération d’Auschwitz
03:20 L’opération Bagration
04:00 Les sondages ”Qui a gagné la II Guerre Mondiale?”
06:10 Les morts en Europe suite à la II Guerre Mondiale: l’Union Soviétique a perdu 73% de sa population
08:40 Le Général De Gaulle réalise que l’ami américain n’est pas seulement un ami. L’AMGOT
11:50 L’opération des Ardennes, le cas de Strasbourg
13:01 Les liasons entre les Américains et les Allemands nazis
14:09
La chasse aux savants nazis
16:17 Le Général De Gaulle et Monnet, le souverainisme et l’européisme
19:54 Le plan Marshall (les accords Blum-Byrnes)
24:18 Que reprochaient les Américains à De Gaulle? ( la sortie du commandement de l’Otan, le dollar et la guerre du Vietnam)
28:22 Les espoirs de 2025

27 Gennaio 2025

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