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S.I. COBAS no arresti | Trancemedia.eu

ALDO, ARAFAT, CARLO E BRUNO: LIBERI SUBITO!

S.I. COBAS no arresti

SI COBAS nazionale - Aggiornamento 28 luglio 2022: appello Zerocalcare, Marco Revelli e altri, con link di adesione

ARRESTATI DIRIGENTI NAZIONALI DEL SI COBAS: UN NUOVO, PESANTISSIMO ATTACCO REPRESSIVO CONTRO IL SINDACATO DI CLASSE E LE LOTTE DEI LAVORATORI.

All’alba di stamattina, su mandato della procura di Piacenza, la polizia ha messo agli arresti domiciliari il coordinatore nazionale del SI Cobas Aldo Milani e tre dirigenti del sindacato piacentino: Mohamed Arafat, Carlo Pallavicini e Bruno Scagnelli.

Le accuse sono di associazione a delinquere per violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio. Tale castello accusatorio sarebbe scaturito dagli scioperi condotti nei magazzini della logistica di Piacenza dal 2014 al 2021: secondo la procura tali scioperi sarebbero stati attuati con motivazioni pretestuose e con intenti “estorsivi”, al fine di ottenere per i lavoratori condizioni di miglior favore rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale…

Sul banco degli imputati figurano tutte le principali lotte e mobilitazioni condotte in questi anni: GLS, Amazon, FedEx-TNT, ecc.
È evidente che ci troviamo di fronte all’offensiva finale da parte di stato e padroni contro lo straordinario ciclo di lotte che ha visto protagonisti decine di migliaia di lavoratori che in tutta Italia si sono ribellati al caporalato e condizioni di sfruttamento brutale.
È altrettanto evidente il legame tra questo teorema repressivo e il colpo di mano parlamentare messo in atto pochi giorni fa dal governo Draghi su mandato di Assologistica, con la modifica dell’articolo 1677 del codice civile tesa a ad eliminare la responsabilità in solido delle committenze per i furti di salario operati dalle cooperative e dalle ditte fornitrici.

Ci troviamo di fronte a un attacco politico su larga scala contro il diritto di sciopero e soprattutto teso a mettere nei fatti fuori legge la contrattazione di secondo livello, quindi ad eliminare definitivamente il sindacato di classe e conflittuale dai luoghi di lavoro.
Come da noi sostenuto in più occasione, l’avanzare della crisi e i venti di guerra si traducono in un’offensiva sempre più stringente contro i proletari e in particolare contro le avanguardie di lotta.

Contro questa ennesima provocazione poliziesca, governativa e padronale il SI Cobas e i lavoratori combattivi, al di là delle sigle di appartenenza, sapranno ancora una volta rispondere in maniera compatta, decisa e tempestiva.
Invitiamo sin da ora i lavoratori e tutti i solidali a contattare i rispettivi coordinamenti provinciali per concordare le iniziative da intraprendere.

Seguiranno aggiornamenti.

Le lotte contro lo sfruttamento non si processano.

La vera associazione a delinquere sono stato e padroni.

ALDO, ARAFAT, CARLO E BRUNO: LIBERI SUBITO!

SI cobas nazionale

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AGGIORNAMENTO 28 luglio 2022

Articolo su Fatto Quotidiano del 29 luglio 2022. Il link apre in nuova scheda.

Appello per i sindacalisti arrestati il 19 luglio 2022

Il 19 luglio a Piacenza sei militanti del sindacalismo di base (appartenenti a Si Cobas e USB) sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di aver costituito delle associazioni a delinquere che agivano sotto la copertura dell’attività sindacale. Si tratta dell’ennesimo e più grave attacco ai sindacati che da oltre dieci anni si battono per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici nel settore della logistica. (…)

Il mondo del sindacalismo di base e dei movimenti ha già dato una prima risposta alle accuse della procura piacentina sabato 23 luglio con un corteo che ha portato in piazza a Piacenza una grande espressione di solidarietà con gli imputati. Nel frattempo scioperi e manifestazioni di solidarietà continuano in Italia e in tutto il mondo.

L’udienza del Tribunale del riesame si svolgerà a Bologna i primi di agosto.

Siamo accademicə, studiosə, attivistə, sindacalistə e operaiə, solidali con gli arrestati. Con questo appello ci rivolgiamo ad intellettuali, giuristə, politicə, giornalistə, scrittori e scrittrici, attivistə, artistə e a tutte le persone solidali che vogliano aggiungere la propria voce per dire che il sindacalismo di base deve poter avere la piena legittimità di iniziativa e per chiedere l’immediato decadimento delle misure cautelari. (…)

Vedi il testo integrale dell’appello, i firmatari (fra cui Trancemedia.eu), e il modulo di adesione (il link apre in nuova scheda)

 

 

19 Luglio 2022

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